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Perchè lo psicologo?
Un supporto psicologico può essere utile per superare una crisi temporanea, per favorire una crescita interiore personale, per delle esigenze di orientamento, per raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri e del proprio contesto familiare, sentimentale, sociale, lavorativo o scolastico.
Un qualsiasi mutamento o evento nella propria esistenza (come cambiare lavoro, sposarsi, crescere, avere dei figli, superare degli esami, etc...) può risultare di difficile elaborazione e superamento.

Il colloquio psicologico è una forma particolare di dialogo. Non si tratta semplicemente di conversazioni amichevoli, né di una visita ad un esperto che dispensa consigli. É un percorso di incontro tra due persone: un professionista, che mette a disposizione la sua esperienza, i suoi strumenti e la sua formazione, ed un soggetto che cerca delle risposte alle sue domande e un senso nella sua storia.

E’ utile andare dallo psicologo:
  • per ampliare la conoscenza di sé e avere maggior consapevolezza del proprio funzionamento interno e delle relazioni con gli altri;
  • quando ci si sente troppo spesso o da troppo tempo depressi, ansiosi o perché si è sempre arrabbiati;
  • quando si ha bisogno di un sostegno per affrontare una malattia cronica;
  • per la difficoltà a causa di una separazione o di un divorzio;
  • per affrontare un lutto;
  • per trovare un luogo sicuro in cui è possibile prendere contatto con le proprie emozioni, elaborarle e farle diventare strumenti utili per la conoscenza di sé;
  • quando si avvertono comportamenti, reazioni o pensieri che non si riesce a controllare;
  • quando, per stare meglio, si ricorre all’uso di alcool o altre sostanze;
  • se si evitano situazioni che prima non creavano disagio (prendere un aereo, cenare fuori casa, etc...);
  • per superare problematiche sessuali (disfunzione erettile, vaginismo, etc...);
  • per affrontate disturbi alimentari (anoressia, bulimia, etc...).
CODICE DEONTOLOGICO
Articolo 4

Nell’esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione ed all’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità. Lo psicologo utilizza metodi e tecniche salvaguardando tali principi, e rifiuta la sua collaborazione ad iniziative lesive degli stessi.